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Ad ogni sollevatore il suo attestato

ad ogni sollevatore il suo attestato

Qual è la domanda più gettonata con l’acquisto di un qualsiasi tipo di sollevatore: “È necessario un attestato per poter condurre il mezzo?”.

Chi per poter lavorare si trova a dover utilizzare un qualsiasi tipo di sollevatore almeno una volta si è posto il precedente quesito.

Il seguente articolo mira a chiarire questi dubbi e a poter fornire ulteriori informazioni riguardanti i corsi e i relativi esami.

Quale sollevatore ha bisogno di un attestato?

Per prima cosa andiamo a elencare quali tipologie di mezzi necessitano di un attestato di conduzione:

  1. carrello elevatore (semoventi a braccio telescopico, carrelli industriali semoventi, carrelli-sollevatori-elevatori semoventi telescopici rotativi);
  2. piattaforme di lavoro mobili elevabili;
  3. gru (a torre, mobile e per autocarro)*;
  4. macchine movimento terra (escavatori idraulici, escavatori a fune, pale caricatrici frontali, terne e autoribaltabile a cingoli)*.
*La Sciarra Lift attualmente offre corsi di formazioni per carrellisti e per piattaforme. Le informazioni relative al corso per gru e macchine movimento terra verranno trattate in un successivo articolo con data da destinarsi.

Analizzeremo nello specifico il corso e il relativo esame da sostenere per la conduzione dei carrelli elevatori e delle piattaforme di lavoro elevabili. Un caso particolare riguarda i transpallet elettrici che approfondiremo a parte.

Ancor prima di iniziare è bene specificare che l’attestato di conduzione verrà ritenuto valido solo se ottenuto tramite corso con ente certificato.

Inoltre, l’abilitazione deve essere rinnovata ogni 5 anni sostenendo l’apposito corso di aggiornamento.

L’attestato ha validità a livello europeo.

Carrello elevatore

Secondo l’art. 73 del D.Lgs. n 81/2008, l’utilizzo dei carrelli elevatori semoventi da parte dell’operatore è possibile solo se questi è in possesso delle adeguate abilitazioni.

Un operatore per potersi considerare abilitato deve aver necessariamente frequentato (per una durata superiore al 90% del monte ore) un corso suddiviso in due moduli uno teorico e uno pratico, inoltre per ognuna delle precedenti parti dovrà essere sostenuto un esame.

Al termine di tutto questo processo l’operatore avrà ottenuto il suo attestato di conduzione.

Parte teorica

Il corso inizierà con il modulo giuridico normativo il quale, dopo aver presentato il corso nella sua interezza, fornirà dei cenni di normativa generale in materia di sicurezza e igiene del lavoro con particolare riferimento alle leggi in materia di uso delle attrezzature di lavoro. Particolare attenzione verrà posta anche sulle responsabilità dell’operatore.

Il modulo tecnico prevede una prima parte dove vengono individuate le tipologie e le caratteristiche dei vari tipi di veicoli per il trasporto interno dai transpallet ai carrelli elevatori frontali. 

Sono poi analizzati i principali rischi connessi all’impiego di carrelli elevatori semoventi, come ad esempio la caduta del carico oppure il suo ribaltamento.

Importante in questo modulo è anche la parte dedicata ai sistemi di ricarica delle batterie, così che questi processi vengano svolti in sicurezza, non solo per l’operatore, ma anche per l’ambiente.

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Particolare attenzione è rivolta anche ai controlli e la manutenzione (giornaliera, periodica e trimestrale), accompagnata dal corretto utilizzo dei manuali d’uso e manutenzione.

Verifiche trimestrali? Clicca qui per scoprirne di più.

Fondamentali sono anche le nozioni elementari di fisica così da comprendere come valutare adeguatamente le condizioni di equilibrio del carico e del carrello elevatore stesso.

Una volta terminata la lezione pratica i corsisti dovranno svolgere una prova intermedia di verifica attraverso un questionario a risposta multipla. Il superamento della parte teorica avviene almeno con il 70% di risposte corrette.

Parte pratica

Il modulo pratico si suddivide in 3 sottosezioni dedite a ogni tipologia di carrello elevatore:

1. carrelli industriali semoventi;

2. carrelli semoventi a braccio telescopico;

3. carrelli-sollevatori-elevatori semoventi telescopici rotativi.

In tutti e 3 i casi per prima cosa gli istruttori spiegano i vari componenti del carrello elevatore e i vari dispositivi di sicurezza. Nella seconda parte vengono illustrate la manutenzione e le verifiche giornaliere e periodiche seguendo le linee guida del manuale d’uso del carrello elevatore. Infine, viene effettuata una prova di conduzione su di un percorso di prova per evidenziare le corrette manovre da effettuare con il carico e senza.

Per ognuno dei moduli pratici in sede di esame dovranno essere eseguite almeno due prove, ciascuna deve essere superata per considerare il candidato idoneo al superamento e all’acquisizione dell’attestato.

Prenotati sul nostro sito per il corso di questo tipo di sollevatore oppure contattaci allo 0861 700251.

Piattaforme di lavoro mobili elevabili

Per poter essere abilitati alla conduzione di questa tipologia di mezzi è necessario frequentare un corso teorico, uno pratico e poi sostenere i relativi esami.

Parte teorica

La parte teorica del corso è strutturata da:

Modulo giuridico normativo

Con il modulo giuridico normativo viene inizialmente analizzata la presentazione del corso e cenni in merito a igiene e sicurezza del lavoro. Un particolare riferimento a quali attrezzature dovrebbe utilizzare l’operatore in quota.

Modulo tecnico

In questa parte vengono elencate le varie tipologie di piattaforme come sollevatore e le loro caratteristiche generali, di quali componenti strutturali sono dotate e quali modalità devono essere adottate in modo da lavorare in sicurezza.

La valutazione della parte teorica consiste in una prova a risposta multipla, nella quale sarà necessario rispondere al 70% delle risposte esatte. Il superamento dell’esame consentirà il passaggio alle prove pratiche.

Parte pratica

La parte pratica mira a comprendere le varie componenti presenti, il loro utilizzo e tutti i controlli da effettuare prima di iniziare a lavorare con i mezzi. Viene posta particolare attenzione alle macro categorie in cui possono essere raggruppate le piattaforme ossia quelle che operano:

  • su stabilizzatori;
  • senza stabilizzatori;
  • sia con che senza stabilizzatori.

Al termine di ognuno dei precedenti moduli pratici avranno luogo prove pratiche di verifica finale, le quali consistono nell’esecuzione di almeno due prove pratiche per ogni tipologia elencata sopra.

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Transpallet elettrici

Come precedentemente accennato un caso particolare è costituito dai transpallet elettrici i quali sono un sollevatore, ma non necessitano di un vero e proprio attestato di conduzione se considerati come attrezzatura.

All’operatore dovrà comunque essere fornita la formazione relativa alle caratteristiche basilari dell’attrezzatura dividendo il corso sempre in una parte teorica e una pratica. Particolare attenzione verrà posta sull’individuazione e prevenzione dei rischi collegati all’utilizzo di questo mezzo. Il corso deve avere una durata minima di 8 ore e potrà essere effettuato non solo dall’ente certificato, ma anche dal datore di lavoro stesso.

Un’ulteriore specifica va sottolineata per i transpallet con uomo a bordo, che invece non vengono considerati come attrezzatura e pertanto rientrano nella sezione della formazione dedicata ai carrelli elevatori.

La normativa a cui fare riferimento è l’art. 37 del D.Lgs. n81/2008 riguardo la formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti.

Qual è la differenza tra commissionatori, stoccatori e transpallet? Scoprila cliccando qui.

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