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Guida all’acquisto dei carrelli elevatori: come scegliere quello giusto per la tua azienda

Se stai pensando di acquistare un carrello elevatore per migliorare l’efficienza, l’operatività e la produttività della tua azienda, è fondamentale prendere una scelta informata. Ma come fare? Iniziamo dalla valutazione di due fattori fondamentali.

Capacità di sollevamento:

Capacità di sollevamento: è un fattore essenziale per garantire la sicurezza degli operatori, prevenire danni materiali, migliorare l’efficienza operativa e rispettare la conformità alle normative. Ecco perché è importante considerare:

  • Sicurezza: determina il limite massimo di peso che può essere sollevato in modo sicuro. Se il carico supera la capacità di sollevamento, il carrello potrebbe ribaltarsi, mettendo a rischio gli operatori.
  • Prevenzione di danni materiali: sovraccaricare un carrello elevatore può causare danni al veicolo stesso, oltre che al carico sollevato. I componenti strutturali del carrello elevatore potrebbero cedere o deformarsi se sottoposti a un carico eccessivo.
  • Conformità delle normative: esistono regolamenti specifici che stabiliscono il limite di capacità di sollevamento dei carrelli elevatori, quindi è importante rispettarli per ridurre il rischio di sanzioni o azioni legali.

Tipo di carrello elevatore:

Scegliere il giusto macchinario consente di soddisfare le esigenze operative dell’azienda, migliorare l’efficienza operativa e prendere in considerazione i costi a lungo termine. Ecco alcuni fattori da considerare:

  • Adattabilità alle esigenze: esistono diversi tipi di carrelli elevatori, ciascuno progettato per soddisfare esigenze specifiche. La valutazione attenta del tipo di carrello elevatore garantisce che l’acquisto soddisfi le specifiche esigenze operative dell’azienda.
  • Sicurezza: è importante identificare i dispositivi di sicurezza necessari per ridurre i rischi di incidenti. Ad esempio, un carrello elevatore utilizzato in un ambiente con presenza di gas infiammabili richiede caratteristiche di sicurezza intrinseche, come un sistema di accensione o componenti a prova di esplosione.
  • Efficienza operativa: i carrelli elevatori offrono prestazioni e funzionalità diverse. La valutazione attenta di un carrello elevatore consente di scegliere quello che massimizza l’efficienza operativa.
  • Costi di gestione: alcuni tipi di carrelli elevatori richiedono una manutenzione più frequente e parti di ricambio costosi. Valutare il tipo di carrello elevatore aiuta a selezionare quello che offre un buon rapporto qualità/prezzo e che comporta costi di gestione più contenuti nel tempo.

In sintesi scegliere il carrello elevatore giusto richiede un’attenta valutazione della capacità di sollevamento e del tipo di mezzo più adatto alle esigenze operative della tua azienda. Assicurati di considerare la sicurezza degli operatori, la conformità delle normative, l’efficienza operativa e i costi di gestione a lungo termine.

Acquistare un carrello elevatore non è solo una spesa, ma un investimento strategico per migliorare le prestazioni e la produttività della tua azienda. Una scelta informata ti permetterà di ottimizzare le operazioni, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e conformità alle normative vigenti.

Se sei ancora indeciso o hai bisogno di ulteriori informazioni non esitare nel contattarci

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Qual è il momento giusto per sostituire il carrello elevatore?

Come tutte le cose anche i carrelli elevatori hanno una vita propria e di conseguenza una fine.

Veramente molto importante prestare attenzione ai carrelli e alla loro manutenzione, prevedendo la sostituzione al momento più opportuno.

È super importante considerare come parametro primario il numero delle ore d’utilizzo. Quando si raggiungono le 10.000 ore occorre un controllo accurato del carrello per valutarne lo stato generale. Se si trascura questo dato gli interventi potrebbero risultare troppo impegnativi.

 Il secondo elemento da tenere in considerazione è l’aspetto esteriore del mezzo. Specialmente i carrelli utilizzati in ambienti difficili come quelli salini o con presenza di fornaci roventi, dopo qualche anno potrebbero riportare qualche danno come ruggine, ammaccature, bruciature e altri problemi alla guarnizione, ai cuscinetti e ai punti di saldatura.

carrello elevatore con aspetto esteriore rovinato

Un altro elemento da considerare è la catena, con il tempo tende ad allungarsi, rendendo sempre meno sicuro l’utilizzo del mezzo. Quando si sostituisce quest’ultima, potrebbe essere necessario cambiare anche i rulli e le pulegge. Ricordiamo che l’usura delle catene va verificata ogni tre mesi come da decreto 81/08. Bisogna tenere sott’occhio anche le forche che dovrebbero mantenersi perfettamente dritte, senza giochi sui fermi, e l’usura nella parte inferiore non deve superare il 10% .

catene e forche di un carrello elevatore

Ultimo ma non meno importante, bisogna controllare costantemente la batteria, progettata per garantire buone prestazioni fino ai 1.500 cicli di carica circa.

batteria di carrello elevatore

I carrelli meno efficienti e più vecchi diventano un peso per l’azienda perché hanno costantemente bisogno di riparazioni, aumentano i costi di manutenzione e abbassano la produttività degli operatori, esponendoli ad un alto rischio di incidenti.

Quindi quand’è il momento migliore per sostituire un carrello elevatore?

Quando i costi della riparazione superano l’eventuale investimento di una macchina più moderna.

Contatta il nostro team per una consulenza

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TRANSPALLET

I transpallet sono dispositivi di sollevamento utilizzati per trasportare merci e materiali all’interno di magazzini e siti di produzione. Ci sono diverse tipologie, ognuna delle quali è progettata per soddisfare esigenze specifiche di movimentazione.

Transpallet manuale

È la tipologia più comune e semplice, adatto per movimentare carichi leggeri a medie distanze, ha come scopo di ridurre lo sforzo all’operatore facilitando lo stoccaggio, per questo basta la forza umana anche quando si deve effettuare un sollevamento. Sono macchine usate per la movimentazione orizzontale di pallet, adatto per terreni granulosi e con pendenza non superiore al 10%.

Transpallet elettrico/semi elettrico

È una variante del traspallet manuale che utilizza un motore elettrico per sollevare e abbassare le forche. È molto più facile da utilizzare rispetto al modello manuale, poiché richiede meno sforzo fisico da parte dell’operatore. Il transpallet elettrico è ideale per movimentare carichi più pesanti e per spostare merci su distanze maggiori, oltretutto, può essere con uomo a terra o uomo a bordo.

Transpallet pesatore

Con bilancia incorporata per la pesatura della merce trasportata. Questo tipo di transpallet è ideale per il trasporto di merci in cui è necessario pesare accuratamente i carichi, ad esempio in un ambiente di produzione. Particolarmente utile in contesti in cui il peso del carico è importante per fini commerciali o di sicurezza.

Ci sono molte tipologie di transpallet disponibili sul mercato, ognuna delle quali è progettata per soddisfare esigenze specifiche di movimentazione. La scelta dipende dalle esigenze del sito di lavoro e dei carichi da movimentare. Tuttavia, sia che si scelga un modello manuale, elettrico o con bilancia incorporata i transpallet rimangono uno strumento essenziale per il trasporto di merci nei magazzini e nei siti di produzione.

Per altre informazioni importarti o per risolvere qualsiasi dubbio noi di Sciarra Lift siamo felici di rispondere a qualsiasi quesito e ad aiutarvi a scegliere il miglior transpallet per la vostra azienda.

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COSA SCEGLIERE FRA CARRELLO ELEVATORE E TRANSPALLET?

C’è ancora molta confusione sui termini per la classificazione dei macchinari usati all’interno dei magazzini.

Ci troveremo sempre davanti a parole specifiche: carrello elevatore, transpallet, stoccatore, elevatore e sollevatore.

differenza fra transpallet e carrelli elevatori

Le due opzioni più comuni per trasportare merci all’interno di un magazzino o deposito sono il carrello elevatore e il transpallet. Possono sembrare simili a prima vista, ma ci sono differenze fondamentali tra i due che vale la pena capire per scegliere la soluzione migliore.

Innanzitutto, è importante specificare che “muletto” è il sinonimo di carrello elevatore. Parliamo di un veicolo industriale in grado di sollevare carichi pesanti utilizzando le sue forche. La capacità di sollevamento si differenzia in base al modello, ma in genere varia dai 1000 chilogrammi in sù. Il carrello elevatore può essere a motore elettrico, benzina, gpl, metano o diesel. È progettato per sollevare carichi su pallet e non, e può muoversi su lunghe distanze all’interno del magazzino. Il personale incaricato ha bisogno di una formazione pratica e teorica per ricevere l’apposito l’attestato per la conduzione.

Il transpallet, d’altra parte, è un dispositivo manuale o elettrico che può sollevare e spostare i carichi su un pallet. A differenza del carrello elevatore, il transpallet è progettato per sollevare carichi leggeri o medi, generalmente fino a 2500 chilogrammi. Utilizzato per muovere i carichi all’interno dei magazzini su brevi distanze. È facile da usare e ha bisogno di una formazione di 8 ore per la conduzione. In termini di costi, il transpallet è una soluzione più economica rispetto al carrello elevatore.

Transpallet

In conclusione, cosa scegliere fra carrelli elevatore e transpallet? Dipende dalle esigenze specifiche dell’azienda.

Se avete altri dubbi, noi di Sciarra Lift offriamo una consulenza gratuita per aiutarvi a scegliere il prodotto migliore alle vostre esigenze.

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QUANTO CONTA LA SCELTA DELLE RUOTE?

LE RUOTE PER I CARRELLI ELEVATORI NON SONO TUTTE UGUALI

Pensando alle ruote di un carrello elevatore, è d’obbligo ragionare in termini di stabilità e sicurezza. Sono le ruote l’unico e il primo contatto con le superfici di lavoro ed è attraverso esse che ogni forza viene scaricata sul terreno, inoltre sono gli unici elementi del carrello capaci si svolgere una funzione ammortizzante.

Acquistare un modello non idoneo può avere un impatto negativo sulle prestazioni, quindi quali sono le tipologie di gomme e in cosa è bene sceglierne una piuttosto che l’altra?

Le gomme si suddividono in: RUOTE PNEUMATICHE, SUPERELASTICHE, GOMMA PIENA, cushion o poliuretano.

GOMME PNEUMATICHE: sono capaci di assicurare una grande resistenza. Offrono una forte presa su superfici irregolari e terreni difficili, comfort per l’operatore e portate elevate. Si dividono in diverse tipologie in base al luogo dove lavora il muletto: classiche, antistatiche, antitraccia, antiolio e infine ricostruite o ricoperte.

RUOTE SUPERELASTICHE: equipaggiano circa il 90% dei carrelli elevatori previsti sul mercato italiano. Realizzate in gomma dura e rinforzate da corde di acciaio, dotate di cuscino in grado di attutire i colpi e ammortizzare.

A loro volta le superelastiche si suddividono a seconda degli impieghi a cui saranno sottoposte, esempio: le standard, per impieghi classici; antistatiche, ad elevata conduttibilità per scaricare a terra eventuali correnti statiche; anti traccia, che non lasciano impronte sulle pavimentazioni, ammortizzate, al cui interno sono inserite cavità che fungono da ammortizzatore degli urti.

RUOTE IN GOMME PIENA o CUSHION: ideali per i carrelli che devono sollevare grandi carichi ad altezze elevate. Grazie all’estrema durezza, assicurano una oscillazione molto ridotta e quindi maggiore stabilità. Queste vanno analizzate sulla base di tre criteri: portata, resistenza al rotolamento e confort.

Ci sono quattro fattori da considerare per scegliere la ruota giusta:

  1. NATURA e CONDIZIONI DEL PAVIMENTO
  2. AMBIENTE DI UTILIZZO
  3. ENTITA e NATURA DEL CARICO
  4. MEZZI DI TRASIZIONE e VELOCITÀ

Al fine di garantire la sicurezza dei carrelli e la loro produttività è fondamentale curare anche la manutenzione delle ruote.

Non c’è nulla di più sbagliato del considerare poco importante la gommatura di un carrello elevatore

Spesso per risparmiare e per la non sufficiente conoscenza delle cose, ci spingiamo a fare delle scelte basandoci solo sul “prezzo d’acquisto” non conoscendo fino in fondo i pregi e difetti del bene acquistato, non valutandone oggettivamente la produttività e la durata del tempo.

Scegliere un modello di pneumatico scorretto, o troppo usurato, può avere un impatto negativo sulle prestazioni del carrello.

Alcuni tipi di gomma vengono progettate per garantire la stabilità o alto rendimento, mentre, altre, sono studiate per avere minor usura ma più durata nel tempo. Quando vi troverete a scegliere il tipo di grammatura vi consiglio di analizzare solo le loro caratteristiche senza pensare al fattore “economico”, perché potrebbe rivelarsi un “falso risparmio”.

Inoltre, ricordiamo di controllare costantemente la “safety line” (livello di usura), da qui possiamo capire il tempo che manca per cambiare le ruote. Ovviamente, quando il battistrada è molto usurato ci offre meno protezione dalle sollecitazioni, per questo, consigliamo di tenerlo sotto controllo al fine di evitare possibili inconvenienti.

Noi di Sciarra Lift siamo qui per aiutarvi e consigliarvi le migliori ruote per il vostro carrello elevatore,

potete trovarci in Via San Giovanni, 13, 64010, Colonnella TE

Per info:
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CORSO CARRELLISTA

TUTTO CIÓ CHE DEVI SAPERE

Il corso carrelli elevatori, ovvero PATENTINO MULETTO, è necessario per ottenere l’abilitazione all’uso del carrello elevatore semovente. La formazione è rivolta a tutti gli operatori del settore logistico, disoccupati e occupati.

Abilitazione importante perché è sempre più richiesta dalle aziende in cerca di nuovi lavoratori da destinare al settore logistico, oltretutto questi corsi di formazioni sono sempre più utili per costruire un curriculum interessante.

Patentino (Abilitazione specifica per la conduzione di carrelli semoventi industriali) è stato inserito dall’Accordo Stato Regioni del 22/02/2012 ed è in vigore dal 12/03/2013.

Da questa data se sprovvisti di abilitazione specifica, anche se si è in possesso di patente B, non possono essere utilizzati carrelli elevatori nemmeno occasionalmente o saltuariamente.

Quali problemi incontrano le persone senza il patentino muletto?

È probabile la sospensione immediata dell’attività lavorativa per gravi difformità in materia di sicurezza delle persone. In aggiunta è prevista una sanzione per incarico senza le abilitazioni previste ed eventuali responsabilità penali soggettive, pertanto non conviene utilizzare questa attrezzatura senza il patentino per il muletto.

Questa formazione è affermata in altri paesi fuori dall’Italia?

Riconosciuto su tutto il territorio nazionale e valido in tutti i Paesi Europei, mentre nei Paesi extracomunitari il riconoscimento non avviene sempre in modo diretto: si prevedono alcuni corsi integrativi o la partecipazione a corsi strutturati secondo precise regole di quest’ultimi.

L’abilitazione ha validità di 5 anni dopodiché è previsto l’aggiornamento. 

IL CORSO CARRELLISTA-MULETTO abilitante è composto da 3 moduli per un totale di 12 ore:

  1. Giuridico-normativo, durata di 1 ora, dove vengono trattati generali sulla normativa di igiene e sicurezza sul lavoro e le responsabilità dell’operatore;
  2. Tecnico, di 7 ore, vengono spiegate le varie tipologie e caratteristiche dei carrelli e i rischi a loro connessi;
  3. Pratico-specifico, 4 ore, dove vengono illustrati i vari componenti del carrello con relative manutenzioni e verifiche giornaliere e periodiche obbligatorie per legge, in questo modulo è prevista anche la guida del carrello su percorso prova.

L’AGGIORNAMENTO CORSO CARRELLI, COME PER TUTTE LE ATTREZZATURE, si svolge in 4 ore e tratta i seguenti moduli:

  1. TECNICO: durata di 1 ora, dove viene ripassata la giusta modalità di utilizzo in sicurezza dei carrelli;
  2. PRATICO: di 3 ore, dove vengono ripresi gli argomenti relativi la componentistica dei carrelli, manutenzioni, verifiche e prova di guida su percorso.
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Come usufruire dell’agevolazione Nuova sabatini?

Nuova Sabatini agevolazione sui finanziamenti

Aggiornamento del 5/07/2021

I fondi vengono nuovamente finanziati ed è di nuovo possibile presentare la domanda per richiedere l’agevolazione.

 

Aggiornamento del 1/06/2021

Come da decreto ministeriale, sarebbero disponibili solo il 4% dei fondi per la Nuova Sabatini, siamo quindi in attesa di un eventuale nuovo rifinanziamento.

 

LA NUOVA SABATINI è un’agevolazione che permette alle piccole e medie imprese di ottenere un beneficio fiscale se investono in beni strumentali nuovi funzionali all’attività.

Le PMI ne possono usufruire nel momento in cui acquistano questi beni strumentali nuovi tra cui i carrelli elevatori, piattaforme e gru semoventi. Gli istituti bancari si attivano nel caso di acquisto o leasing e la misura interviene direttamente sugli interessi permettendo di abbatterne il costo. L’importo richiesto agli istituti bancari per il finanziamento può andare da 20.000 a 4.000.000 di euro (fino a esaurimento risorse).

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